Buongiorno ragazzi e buon mercoledì! In questo momento in cui tutti ci stiamo impegnando al massimo per cercare di tornare al più presto alla normalità e riprendere così la nostra vita quotidiana, le CE ci regalano letture a prezzi bassissimi con l’iniziativa #solidarietàdigitale e io ne ho approfittato per leggere un graphic novel che mi incuriosiva molto, Il sentiero delle ossa scritto e disegnato da Ettore Mazza ed edito Edizioni BD.
Il sentiero delle ossa
Una storia ambientata nel Neolitico, seimila anni fa. Un fumetto toccante e profondo, in cui spesso sono solo le immagini a parlare e a raccontare una realtà cruda e spietata. Immagini brutalmente espressive, ricche di dettagli paesaggistici molto curati e con colorazioni forti.
Migliaia di anni fa, quando l’uomo ancora non conosceva l’innovazione e la modernità ma viveva raccolto in tribù a stretto contatto con la natura, un popolo nato e cresciuto sull’altopiano di una montagna viene barbaramente invaso da un gruppo di uomini di un clan straniero e reso schiavo. Giovani, anziani, donne e bambini sono costretti a lavorare nei campi, dal mattino fino a sera, marchiati a fuoco come proprietà, oggetti utili solo ai loro scopi. La loro vita non li appartiene più ormai.
E’ così che Acca e Gi, due giovani ragazzi che si sono visti portar via la propria libertà, fuggono dalla violenza e dagli abusi, nella speranza di una salvezza. Ma la realtà fuori dal villaggio può essere ancora più crudele e il pericolo si cela dietro ogni angolo.
La suspence durante la lettura è costante e ci si chiede se i protagonisti riusciranno mai a raggiungere uno stato di pace e serenità, in questo lontano mondo costellato di barbarie quotidiane.
La società del tempo non conosce quella che noi definiamo civiltà e i clan più forti e potenti riducono all’estinzione il resto delle tribù, provocando dei veri e propri massacri. L’immagine delle tribù neolitiche che ci da l’autore quindi ci svela un lato quanto mai macabro di queste comunità e ci mostra come la crudeltà, la manipolazione e la violenza siano già ben radicate nella storia dell’uomo e non siano, di conseguenza, solo prerogative della società contemporanea.
Le illustrazioni, così fortemente espressive e descrittive, sottolineano l’incredibile bellezza della natura incontaminata da una parte e l’estrema crudeltà umana dall’altra.
Una lettura che mi ha fatto molto riflettere.
Vi consiglio di recuperarla!