Si dice che gli occhi sono lo specchio dell’anima, ti parlano solo guardandoti fisso, profondamente. Si dice inoltre che uno sguardo vale più di mille parole ma io credo che anche un disegno ben realizzato possa ottenere lo stesso risultato: parlare come un libro aperto a chi lo osserva e vi pone attenzione.
Se il disegno e lo sguardo del personaggio ritratto poi sono affidati alla magistrale mano di Miriam Tritto, allora tutto prende una forma e un significato ben definito. Un contorno chiaro e netto che non necessita quasi di parole per essere compreso nella sua essenza.
Non riporre il filo e l’ago. Voglio parlarti come un libro aperto.
Oggi voglio parlarvi di Come un libro aperto, la graphic novel scritta e disegnata da Miriam Tritto e edita Hop Edizioni.
Immaginatevi per un momento di poter incontrare i vostri miti letterari, Emily Dickinson, Virginia Woolf, J.R.R. Tolkien, Emily Brontë o Víctor Hugo. Immaginatevi di poter restare per un momento in loro compagnia e discutere sul nostro tempo, sul mondo in cui viviamo, sulla vita. Sarebbe fantastico, no? Un confronto tra passato e presente.
Miriam ci è riuscita, lo ha fatto. Ha percorso un viaggio onirico fuori dal tempo e ha incontrato autori e autrici che hanno fatto la storia della letteratura mondiale.
Una sorta di viaggio metafisico nei pensieri di quegli stessi autori che abbiamo letto e studiato così appassionatamente, attraverso incontri fantastici e utopici con l’illustratrice, la quale cerca di cogliere l’essenza del loro pensiero e del loro modo di essere.
Gli autori si confidano con lei, si aprono proprio come un libro aperto, in un’intima confidenza.
Miriam non solo li ritrae ma li indaga nel profondo, disegnandoli nel modo più dettagliato e veritiero possibile e svelandoci i loro segreti. Come fossero un vero e proprio libro aperto con l’artista e con noi lettori.
Lo stesso libro che reggono in mano nei loro ritratti. Una fotografia della loro essenza più pura.
Non si può parlare di fumetto ma di libro illustrato, in cui ogni capitolo è dedicato a una figura letteraria diversa a cui Miriam dedica un ritratto puntuale, significativo e arricchito di importanti dettagli. Una vera e propria gioia per gli occhi.
Come potrei non consigliarvelo?