Una storia dolorosa e struggente. Le Malerbe è una graphic novel che tutti dovremmo leggere, per conoscere e ricordare.Mentre leggevo mi sentivo come in apnea, il respiro in sospeso tra le pagine.
Le Malerbe (edita Bao Publishing) racconta la testimonianza di una delle tante ragazzine coreane rapite e deportate in “luoghi del piacere” per essere usate come comfort women dai soldati giapponesi durante la guerra. Molte di loro erano state ingannate, plagiate, altre strappate improvvisamente dalla loro terra o vendute, sacrificate in nome della guerra portata dall’imperialismo.
Okseon è stata una di queste bambine e dal momento in cui lascia la sua famiglia la felicità le volterà le spalle.
Ingannata e poi rapita, Okseon ha solo sedici anni quando viene deportata a Yanji e costretta a prostituirsi.
Tanto è il dolore e la sofferenza che trapela da queste pagine.
I disegni hanno una carica emotiva impressionante, il tratto così marcato e i neri profondi enfatizzano il senso di perdita che aleggia per tutto il libro. Perdita dell’innocenza, della propria fisicità, dei propri diritti, della propria libertà. E della propria felicità. Okseon è una sopravvissuta, una guerriera che ha lottato ogni giorno e in ogni momento per la sopravvivenza, diventando un’entusiasta attivista contro la guerra.
Un’erba forte, che si piega per il vento e si rialza anche se calpestata.
Le Malerbe è una lettura necessaria e che sono felice di aver recuperato.
La memoria va preservata. Si deve ricordare per poter cambiare.