Non so se questo mio viaggio è un viaggio di andata o di ritorno. Non so dove sia casa mia: se nel profondo sud della Tunisia, in mezzo al deserto o nelle strade più trafficate di Roma.
Takoua Ben Mohamed, La rivoluzione dei gelsomini, Becco Giallo Edizioni.
Questa è una storia di coraggio, di amore, di dolore che ti lacera dentro, di speranza, di legami indissolubili, di memorie lontane che riaffiorano. La rivoluzione dei gelsomini è una storia difficile da raccontare ma altrettanto potente e che noi tutti dovremmo conoscere, perché è solo attraverso la conoscenza e la consapevolezza che si possono abbattere certe barriere e combattere battaglie.
In questa graphic novel si racconta un capitolo buio della storia della Tunisia che, dopo aver conquistato l’indipendenza dalle colonie francesi, dal 1957 ha vissuto un lungo periodo di regimi dittatoriali feroci che hanno messo in ginocchio il paese. Attraverso la vita di Takoua e lo scorrere dei suoi anni, vengono messe in luce tutte le atrocità, le privazioni e le violenze commesse dal regime verso i propri cittadini.
Takoua è solo una bambina, sorella (all’epoca) di cinque fratelli più grandi, con una madre costretta ad occuparsi da sola della famiglia perché il marito è stato arrestato dalle forze dell’ordine e recluso chissà dove. Sono momenti difficili, di sofferenza, rinunce e lotte silenziose e Takoua sente e osserva tutto senza rendersi conto pienamente di cosa sta accadendo davvero.
Spesso le forze armate irrompono in casa sua, mettendo sottosopra ogni cosa alla ricerca di uno straccio di prova che possa incriminare definitivamente il padre, ingiustamente incarcerato e costretto all’esilio, solo per aver espresso il suo pensiero. Una libertà e un diritto che però è vietato in Tunisia in questi anni. E sua madre resta la, non vacilla, ma lotta in punta di piedi per far si che i suoi figli restino al sicuro, nella speranza di ritrovare un giorno l’ amore della sua vita.
Nel 1999, a soli otto anni, Takoua si lascia alle spalle la sua vita in Tunisia e arriva a Roma con tutta la famiglia per ricongiungersi nuovamente al padre, rifugiato politico in Italia. A mano a mano che cresce, Takoua è sempre più consapevole di quella che sia la sua storia e quella del suo paese. Inizia a partecipare alle manifestazioni per i diritti umani, decide di vestire il velo per protesta e gesto di ribellione e diviene attivista.
Dopo la Rivoluzione dei gelsomini del 2010-2011, Takoua e la sua famiglia tornano in Tunisia. La bambina che ormai si è fatta donna, ripercorre così le memorie di una vita che aveva lasciato nell’ombra.
Non so se questo mio viaggio è un viaggio di andata oppure di ritorno.
Non so dov’è casa mia: se nel profondo sud della Tunisia, in mezzo al deserto, o nelle strade più trafficate di Roma
Una storia autobiografica raccontata con sensibilità e delicatezza, senza tenere in disparte la drammaticità e la sofferenza di un popolo devastato.
Una lettura che ti scava dentro.
