Prima recensione del 2020: Non c’è tempo per la nostalgia, romanzo d’esordio di Paola D’Aurizio ed edito Viola Editrice che ringrazio ancora di cuore per la collaborazione.
Avevo capito già dalla sinossi che questo romanzo mi sarebbe piaciuto e in effetti le mie aspettative non sono state per nulla deluse. Considerando che è il primo lavoro dell’autrice, il risultato finale è davvero buono. Mi piace molto il tuo stile di scrittura, fluido, spontaneo come un flusso di coscienza e una proprietà di linguaggio eccezionale.
Recensione
Carole, una giovane ragazza molto introversa, dolce e dotata di un’acuta sensibilità conosce Woj, un ragazzo polacco dal passato triste e tormentato, ricco di violenza e violazioni, di isolamento e solitudine. La storia di Woj è struggente. Nel tempo ha forgiato il suo carattere rendendolo schivo, poco fiduciosi nei confronti degli altri ma con la volontà di essere in grado di amare ancora.
Una storia dolorosa narrata sullo sfondo di una Roma decadente. Un mondo che non ci sembra neanche il nostro ma che invece è sotto i nostri occhi, nelle parti più nascoste e abbandonate della città eterna.
Rabbia e dolore sono radicati nell’animo dei protagonisti, che seppur appartengono a una diversa estrazione sociale e hanno alle spalle una vita opposta, riescono a completarsi e saper raccogliere tutto l’amore e la dolcezza dell’altro. Possono contare solo su loro stessi.
Eravamo strani ma felici è quello era fondamentale.
Una storia che fa riflettere sullo stato d’animo umano e che ci mostra un lato del mondo che spesso non ricordiamo che esiste.
Un grazie speciale a Paola per avermi fatta entrare in punta di piedi nel suo mondo e avermi fatto riflettere su tematiche difficili, scomode e dolorose.
Una menzione speciale anche per Viola Editrice, una casa editrice indipendente valida e che promette benissimo!