La mia tbr dedicata ad Halloween si conclude con la lettura di Rosemary’s baby, il celebre romanzo di Ira Levin reso ancora più famoso dal capolavoro in pellicola del regista Roman Polański.
Rosemary e Guy Woodhouse sono una giovane coppia in cerca di un affitto a New York per poter mettere su famiglia. Lui è un attore che sta cercando il giusto ingaggio per diventare famoso; lei è una casalinga, frequenta un corso di scultura e sogna tre bambini. Spunta la succosa opportunità di un appartamento libero al Bramford, “un edificio nero e imponente” con particolari vittoriani per il quale ottenere un appartamento c’è una lunghissima lista di attesa. L’edificio è celebre soprattutto per alcuni particolari eventi che vi sono accaduti durante gli anni: casi di cannibalismo, stregoneria, suicidi.
Ma Rosemary e Guy non si lasciano intimidire da simili storie e firmano felici il contratto di affitto al Bramford. D’altro canto, l’appartamento è spazioso, doppi servizi e ha la possibilità di una seconda camera per un bambino.
Ben presto i Woodhouse fanno la conoscenza degli anziani vicini Castevet, la cui cordialità – seppur invadente – viene accettata come cordialità.
Questa nuova amicizia porterà a delle sorprendenti (e inquietanti) coincidenze: il successo lavorativo di Guy e il tanto atteso bambino che Rosemary porterà in grembo.
Rosemary non lo sa, ma intorno a lei c’è un mondo fatto di streghe, adoratori di Satana, pozioni e amuleti. E mentre il parto si avvicina, il suo matrimonio vacilla, ogni certezza l’abbandona e l’angoscia la opprime.
Il romanzo gioca sulla contrapposizione tra razionalità e superstizione. Nell’aria aleggia costantemente un’atmosfera di ansia e di strani presentimenti. Il terrore si cela cupo e minaccioso sotto l’apparente ordinarietà.
Insomma un horror e thriller psicologico davvero intrigante, che lascia il lettore sul filo del rasoio. Un must have tra le vostre letture che vi consiglio caldamente.
Voto 4/5