Buongiorno Anemoni!
Oggi vi parlo di una nuova collaborazione, un romanzo adolescenziale del quale sono rimasta molto colpita e ringrazio ancora l’autrice per la copia: La Filosofia di Zorba, di Francesca V. Capone.
Recensione
Vale è una ragazza di diciotto anni che frequenta l’ultimo anno del liceo classico. È carina, intelligente e davvero matura per la sua età. Ha un carattere forte ma molto sensibile e riflessivo e questo spesso la porta a prendere decisioni più razionali che spontanee. Accompagnata e sostenuta dalle migliori amiche Amy e Marti, lotta costantemente con l’insicurezza e l’emotività che caratterizza la sua persona.
Tom, il supplente di filosofia di quell’anno, è un professore sui generis e impartisce più lezioni di vita che di Kant o Hegel. Una di queste è legata a Zorba, un gatto geloso e dispettoso, protagonista di un’importante metafora: riuscire a vivere a pieno le proprie emozioni, lasciarsi andare e non avere paura.
Vale ci prova ma sul suo cammino incontra Massi, coetaneo e figlio della prof Lucifero, un ragazzo che ostenta il suo fascino e la sua spavalderia.
I due si odiano.. o si piacciono? Litigano in continuazione, lui la stuzzica e lei ci casca ogni volta. Una cosa però ce l’hanno in comune, la scrittura e la possibilità di vincere uno stage nella prestigiosa accademia privata Golden Feather li convincerà a cooperare.
Non è facile mettere da parte le divergenze tra i due. Gli attriti e la forte attrazione che li lega e l’ombra di Delia, amica d’infanzia di Massi e da sempre innamorata di lui, è difficile da cancellare.
Valeria vive una costante lotta interiore tra mente e cuore. Il cuore beh, semplicemente agisce come meglio crede e verso ciò che più desidera e lo attrae. La mente si sa, è un’altra cosa e ci spinge a riflessioni profonde e difficili da prendere.
La filosofia di Zorba è un romanzo che mi ha catapultata letteralmente al ricordo degli anni passati al liceo, tra i primi amori, le chiacchiere con le amiche alla prima ora, i progetti per il futuro.
Un romanzo adolescenziale ma con un lato riflessivo e maturo, che tratta temi delicati con grande forza e rispetto.
Una scrittura semplice ma fluida. I personaggi appaiono fin da subito tridimensionali e si riesce ad entrare in empatia con loro (mentre leggevo non riuscivo a trattenermi dai commenti per i comportamenti/reazioni di Vale e Massi 😅) e la trama non è mai banale, tiene incollati alle pagine finché non si arriva alla fine.
E poi.. che finale, totalmente inaspettato!
Non vedo l’ora di sapere come sarà il seguito!
Voto 4,5/5